Michele Cometa
Professore Ordinario di Storia della Cultura e Cultura Visuale
(Università degli Studi di Palermo)
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STORIA COMPARATA DELLE CULTURE Cultura visuale. Un'introduzione ll corso intende definire la nozione di “regime scopico”, cioè' il rapporto che si instaura tra sguardi, dispositivi ottici/media e immagini nel contesto di una nuova disciplina che si è' sviluppata nell’ambito delle scienze della comunicazione: la “visual culture”. Ampi approfondimenti saranno dedicati alla nascita di questa nuova disciplina, tenendo conto sia delle tradizioni angloamericane dei “visual studies” sia della tradizione europea della “scienza dell’immagine” (Bildwissenschaft). Saranno pertanto introdotti i padri storici della riflessione sul visuale che hanno condotto alla definizione della nozione di “regime scopico” (Freud, Warburg, Benjamin) e gli autori contemporanei che costituiscono ormai un punto di riferimento imprescindibile della disciplina: Belting, Mitchell, Boehm, Didi-Huberman, Stoichita, Jay etc. M. Cometa, Cultura visuale, Raffaello Cortina, Milano, 2020. CULTURA VISUALE Il «Trionfo della Morte di Palermo». Un’allegoria della modernità Il corso intende definire la nozione di “Visual culture”, una nuova disciplina che si è sviluppata nell’ambito delle scienze della comunicazione. Ampi approfondimenti saranno dedicati alla nascita di questa nuova disciplina tenendo conto sia delle tradizioni angloamericane dei “visual studies” sia della tradizione europea della “scienza dell’immagine” (Bildwissenschaft). Saranno pertanto introdotti i padri storici della riflessione sul visuale che hanno condotto alla definizione della nozione di “regime scopico” (Freud, Warburg, Benjamin) e gli autori contemporanei che costituiscono ormai un punto di riferimento imprescindibile della disciplina: Belting, Mitchell, Boehm, Didi-Huberman, Stoichita, Jay etc. Dopo questa ricognizione metodologica e storiografica si affrontera' il caso del Trionfo della Morte di Palazzo Abatellis (Palermo) dal punto di vista della Visual Culture contemporanea e si studiera' la ricezione di questa "picture" nelle arti figurative, nel film e nella letteratura contemporanea (Guttuso, Picasso, Sciascia, Bufalino, Rebulla, Wenders etc.). Testi: M. Cometa, Il Trionfo della morte di Palermo. Un'allegoria della modernita, Roma, Quodlibet, 2018. LABORATORIO DI STUDI CULTURALI Sviluppo di competenze sui temi, i modelli storici, gli approcci metodici salienti della disciplina, con particolare riguardo per i Cultural studies italiani); capacita' di fare interagire adeguatamente tali modelli nel quadro del dibattito culturale contemporaneo. Testi: M.. Cometa, Come si studia la cultura. Pratiche, tattiche e forme di scrittura, Unipapress, Palermo, 2019. i materiali didattici sono disponibili nel sito del docente presso l'Università degli Studi di Palermo STORIA COMPARATA DELLE CULTURE LA SVOLTA BIOCULTURALE Il corso introduce allo studio della cultura in prospettiva comparatistica sulla base della nozione di “biocultural turn”. Si trattera' di rileggere la teoria della cultura tra Ottocento e Novecento a partire dal rapporto con le scienze della vita e dal punto di vista della teoria dell'evoluzione (Darwin) e delle neuro scienze cognitive (Blending, Mind Reading, Empathy). Dopo questa ricognizione, sia metodologica sia storica, si affrontera' il caso specifico del “biocultural turn” degli studi culturali con particolare attenzione alle teorie sull'origine della narrazione (biopoetica), analizzando percio' dapprima la costruzione "culturale" dell’idea di natura, ma, per converso, interrogandosi anche sulle basi biologiche dell’arte e della letteratura. Particolare attenzione sara' data al "biocultural turn" proposto dal cosiddetto "darwinismo letterario" e dal "cognitivismo letterario". testi: M. Cometa, Perché le storie ci aiutano a vivere. La letteratura necessaria, Raffaello Cortina, Milano, 2017. CULTURA VISUALE INTRODUZIONE ALLA CULTURA VISUALE Il corso intende definire la nozione di “regime scopico”, cioè il rapporto che si instaura tra sguardi, dispositivi ottici/media ed immagini nel contesto di una nuova disciplina che si e' sviluppata nell’ambito delle scienze della comunicazione: la “visual culture”. Ampi approfondimenti saranno dedicati alla nascita di questa nuova disciplina tenendo conto sia delle tradizioni angloamericane dei “visual studies” sia della tradizione europea della “scienza dell’immagine” (Bildwissenschaft). Saranno pertanto introdotti i padri storici della riflessione sul visuale che hanno condotto alla definizione della nozione di “regime scopico” (Freud, Warburg, Benjamin) e gli autori contemporanei che costituiscono ormai un punto di riferimento imprescindibile della disciplina: Belting, Mitchell, Boehm, Didi-Huberman, Stoichita, Jay etc. Dopo questa ricognizione metodologica e storiografica si affronteranno criticamente tre questioni centrali del dibattito: 1) la nozione di “pictorial turn” cosi' come e' stata sviluppata da W. J. T. Mitchell, uno dei padri della visual culture contemporanea; 2) il rapporto tra immagini e scrittura nel caso del Trionfo della morte di Palermo. Testi: W. J. T. Mitchell, Pictorial Turn, a cura di Michele Cometa e Valeria Cammarata, Raffaello Cortina, Milano, 2017. LABORATORIO DI STUDI CULTURALI PICTORIAL TURN Sviluppo di competenze sui temi, i modelli storici, gli approcci metodici salienti della disciplina, con particolare riguardo per i Visual Studies (Visual Culture); capacita' di fare interagire adeguatamente tali modelli nel quadro del dibattito culturale contemporaneo. Testi: M. Cometa, Studi culturali, Napoli, Guida, 2010. i materiali didattici sono disponibili nel sito del docente presso l'Università degli Studi di Palermo STORIA COMPARATA DELLE CULTURE LA SVOLTA BIOCULTURALE Il corso introduce allo studio della cultura in prospettiva comparatistica sulla base della nozione di “biocultural turn”. Si trattera' di rileggere la teoria della cultura tra Ottocento e Novecento a partire dal rapporto con le scienze della vita e dal punto di vista della teoria dell'evoluzione (Darwin). Dopo questa ricognizione, sia metodologica sia storica, si affrontera' il caso specifico del “biocultural turn” degli studi culturali con particolare attenzione alle teorie sull'origine della narrazione (biopoetica), analizzando percio' dapprima la costruzione "culturale" dell’idea di natura, ma, per converso, interrogandosi anche sulle basi biologiche dell’arte e della letteratura. Particolare attenzione sara' data al "biocultural turn" proposto dal cosiddetto "darwinismo letterario" e dal "cognitivismo letterario". Testi: M. Cometa, La letteratura necessaria. Introduzione alla biopoetica, Cortina, Milano, (in corso di stampa). CULTURA VISUALE INTRODUZIONE ALLA CULTURA VISUALE Il corso intende definire la nozione di “regime scopico”, cioè il rapporto che si instaura tra sguardi, dispositivi ottici/media ed immagini nel contesto di una nuova disciplina che si e' sviluppata nell’ambito delle scienze della comunicazione: la “visual culture”. Ampi approfondimenti saranno dedicati alla nascita di questa nuova disciplina tenendo conto sia delle tradizioni angloamericane dei “visual studies” sia della tradizione europea della “scienza dell’immagine” (Bildwissenschaft). Saranno pertanto introdotti i padri storici della riflessione sul visuale che hanno condotto alla definizione della nozione di “regime scopico” (Freud, Warburg, Benjamin) e gli autori contemporanei che costituiscono ormai un punto di riferimento imprescindibile della disciplina: Belting, Mitchell, Boehm, Didi-Huberman, Stoichita, Jay etc. Dopo questa ricognizione metodologica e storiografica si affronteranno criticamente tre questioni centrali del dibattito: 1) la nozione di “pictorial turn” cosi' come e' stata sviluppata da W. J. T. Mitchell, uno dei padri della visual culture contemporanea; 2) il rapporto tra immagini e scrittura nell’ekphrasis letteraria tra Settecento e Novecento. 3) la storia "letteraria" dei dispositivi/media. Testi: W. J. T. Mitchell, Pictorial Turn, a cura di Michele Cometa, (in corso di stampa) LABORATORIO DI STUDI CULTURALI PICTORIAL TURN Sviluppo di competenze sui temi, i modelli storici, gli approcci metodici salienti della disciplina, con particolare riguardo per i Visual Studies (Visual Culture); capacita' di fare interagire adeguatamente tali modelli nel quadro del dibattito culturale contemporaneo. Testi: M. Cometa, Studi culturali, Napoli, Guida, 2010. i materiali didattici sono disponibili nel sito del docente presso l'Università degli Studi di Palermo CULTURA VISUALE CULTURA VISUALE Il corso intende definire la nozione di “regime scopico”, cioè il rapporto che si instaura tra sguardi, dispositivi ottici/media ed immagini nel contesto di una nuova disciplina che si è sviluppata nell’ambito delle scienze della comunicazione: la “visual culture”. Ampi approfondimenti saranno dedicati alla nascita di questa nuova disciplina tenendo conto sia delle tradizioni angloamericane dei “visual studies” sia della tradizione europea della “scienza dell’immagine” (Bildwissenschaft). Saranno pertanto introdotti i padri storici della riflessione sul visuale che hanno condotto alla definizione della nozione di “regime scopico” (Freud, Warburg, Benjamin) e gli autori contemporanei che costituiscono ormai un punto di riferimento imprescindibile della disciplina: da Belting a Mitchell, da Boehm a Didi-Huberman, da Stoichita a Jay etc. Dopo questa ricognizione metodologica e storiografica si affronteranno criticamente tre questioni centrali del dibattito: 1) la nozione di “pictorial turn” così come è stata sviluppata da W. J. T. Mitchell, uno dei padri della visual culture contemporanea, in rapporto ovviamente alle esperienze europee declinate sotto scelte lessicali differenti (iconic turn, visual turn) ma convergenti; 2) la questione dell’ “atlante delle immagini” (Bilderatlas) di warburghiana memoria ma ormai strumento imprenscindibile sia della sperimentazione teorica (la nozione di archivio, bricolage, dispositivo) sia della sperimentazione artistica (gli “atlanti” di G. Richter, J.L. Godard, H. Höch, 3) il rapporto tra immagini e scrittura nell’ékphrasis letteraria tra Settecento e Novecento. Testi: R. Coglitore (a cura di), Cultura visuale. Paradigmi a confronto, :duepunti, Palermo, 2008. STORIA COMPARATA DELLE CULTURE La letteratura necessaria Il corso introduce allo studio della cultura in prospettiva comparatistica sulla base della nozione di “biocultural turn”. Si tratterà di analizzare i “cultural turn” delle scienze umane a partire dalle loro origini che affondano nella “storia culturale” tedesca ed europea del secondo Ottocento fino agli odierni “studi culturali”. In particolare si cercherà di costruire dapprima un “canone” di riferimento metodologico attraverso lo studio di alcune figure essenziali di questa tradizione e, in seconda istanza, ci si concentrerà sui più recenti sviluppi degli studi culturali internazionali. Alcuni temi tipici degli studi culturali saranno dunque approfonditi sia facendo riferimento ad alcune figure rappresentative, sia ricostruendo le vicende di alcune tradizioni critiche come la “Scuola di Francoforte”, la “Scuola di Birmingham” lo “Strutturalismo e il post-strutturalismo” francese, i “Post-colonial/Subaltern Studies”, gli studi sulla “Memoria culturale”, gli studi sul Gender, la “Storia dei concetti” e i “Visual Studies” etc. Dopo questa ricognizione, sia metodologica sia storica, si affronterà il caso specifico del “biocultural turn” interpretato sullo sfondo del dibattito internazionale sui fondamenti biologici della cultura e della letteratura in particolare (biopoetica), analizzando perciò dapprima la costruzione "culturale" dell’idea di natura, ma, per converso, interrogandosi anche sulle basi biologiche della cultura e con esse dell’arte e della letteratura. Le nozioni così apprese saranno poi messe alla prova di un’analisi di alcune opere letterarie e figurative contemporanee Testi: M. Aime, Cultura, Bollati Boringhieri, Torino, 2013 Materiali aggiuntivi: (la lettura di questi materiali è vivamente raccomandata ma non costituirà materiale per l'esame): 1. Samuel Huntington. The Clash of Civilizations? 2. Edward Said. The Clash of Ignorance 3. Edward Said. Più che di civiltà è scontro di ignoranze 4. Edward Said: The Myth of "The Clash of Civilizations". 5. Darwin on line (tutte le opere). 6. Wallace on line (tutte le opere). 7. W. Herzog, The Cave of Forgotten Dreams (sulla grotta di Chauvet). 8. La casa di Darwin (Down House). 9. Lista dei fossili umani. 10. Clip creazioniste: L'orologiaio - L'evoluzione - La creazione. 11. Sito ufficiale della grotta di Lascaux. 12. Sito ufficiale della grotta di Altamira. 13. Denis Dutton La bellezza nella teoria dell'evoluzione LABORATORIO DI STUDI CULTURALI Il laboratorio introduce allo studio della cultura in prospettiva comparatistica sulla base della nozione di “svolta culturale”. Si tratterà di analizzare il “cultural turn” delle scienze umane a partire dalle sue origini che affondano nella “storia culturale” (Kulturgeschichte) tedesca ed europea del secondo Ottocento fino agli odierni “studi culturali” (Cultural Studies) e alla “storia dei concetti” (Begriffsgeschichte). Alcuni temi tipici degli studi culturali saranno dunque approfonditi sia facendo riferimento ad alcune figure rappresentative, sia ricostruendo le vicende di alcune tradizioni critiche come la “Scuola di Francoforte”, la “Scuola di Birmingham” lo “Strutturalismo e il post-strutturalismo” francese, i “Post-colonial/Subaltern Studies”, gli studi sulla “Memoria culturale”, gli studi sul Gender, la “Storia dei concetti” e i “Visual Studies”. Particolare attenzione sarà data al “paradigma” italiano degli studi culturali rappresentato da figure come Gramsci, De Martino e Pasolini, oltre che dagli esiti più recenti dello studio della cultura in Italia sia sul versante delle scienze della comunicazione che delle scienze letterarie. Testi: M. Cometa, Studi culturali, Napoli, Guida, 2010. STORIA COMPARATA DELLE CULTURE La svolta bioculturale Il corso introduce allo studio della cultura in prospettiva comparatistica sulla base della nozione di “biocultural turn”. Si tratterà di analizzare i “cultural turn” delle scienze umane a partire dalle sue origini che affondano nella “storia culturale” tedesca ed europea del secondo Ottocento fino agli odierni “studi culturali” e alla “storia dei concetti”. In particolare si cercherà di costruire dapprima un “canone” di riferimento metodologico attraverso lo studio di alcune figure essenziali di questa tradizione e, in seconda istanza, ci si concentrerà sui più recenti sviluppi dei Cultural Studies e delle Kulturwissenschaften internazionali. Alcuni temi tipici degli studi culturali saranno dunque approfonditi sia facendo riferimento ad alcune figure rappresentative, sia ricostruendo le vicende di alcune tradizioni critiche come la “Scuola di Francoforte”, la “Scuola di Birmingham” lo “Strutturalismo e il post-strutturalismo” francese, i “Post-colonial/Subaltern Studies”, gli studi sulla “Memoria culturale”, gli studi sul Gender, la “Storia dei concetti” e i “Visual Studies” etc. Dopo questa ricognizione, sia metodologica sia storica, si affronterà il caso specifico del “biocultural turn” interpretato sullo sfondo del dibattito internazionale sui fondamenti biologici della cultura e della letteratura in particolare (biopoetica), analizzando perciò dapprima la costruzione "culturale" dell’idea di natura, ma, per converso, interrogandosi anche sulle basi biologiche della cultura e con esse dell’arte e della letteratura. Le nozioni così apprese saranno poi messe alla prova di un’analisi di alcune opere letterarie e figurative contemporanee. Testi: M. Aime, Cultura, Bollati Boringhieri, Torino, 2013. Materiali aggiuntivi: (la lettura di questi materiali è vivamente raccomandata ma non costituirà materiale per l'esame): 1. Samuel Huntington. The Clash of Civilizations? 2. Edward Said. The Clash of Ignorance 3. Edward Said. Più che di civiltà è scontro di ignoranze 4. Edward Said: The Myth of "The Clash of Civilizations". Parte 1 Parte 2 Parte 3 5. Darwin on line (tutte le opere). 6. Wallace on line (tutte le opere). 7. W. Herzog, The Cave of Forgotten Dreams (sulla grotta di Chauvet). 8. La casa di Darwin (Down House). 9. Lista dei fossili umani. 10. Clip creazioniste: L'orologiaio - L'evoluzione - La creazione. 11. Edoardo Boncinelli racconta Charles Darwin. 12. Sito ufficiale della grotta di Lascaux. 13. Sito ufficiale della grotta di Altamira. 14. Max Frisch_L'uomo nell'Olocene_Il film 15. Italo Calvino_Intervista sulle Cosmicomiche 16. Il muro di Berlino 17. Il muro di Berlino II 18. Denis Dutton_La bellezza nella teoria dell'evoluzione. CULTURA VISUALE CULTURA VISUALE Il corso cercherà in prima istanza di definire la nozione di “regime scopico”, cioè il rapporto che si instaura tra sguardi, dispositivi ottici/media ed immagini nel contesto di una nuova disciplina che si è sviluppata nell’ambito delle scienze della comunicazione: la “visual culture”. Ampi approfondimenti saranno dedicati alla nascita di questa nuova disciplina tenendo conto sia delle tradizioni angloamericane dei “visual studies” sia della tradizione europea della “scienza dell’immagine” (Bildwissenschaft). Saranno pertanto introdotti i padri storici della riflessione sul visuale che hanno condotto alla definizione della nozione di “regime scopico” (Freud, Warburg, Benjamin) e gli autori contemporanei che costituiscono ormai un punto di riferimento imprescindibile della disciplina: da Belting a Mitchell, da Boehm a Didi-Huberman, da Stoichita a Jay etc. Dopo questa ricognizione metodologica e storiografica si affronteranno criticamente tre questioni centrali del dibattito: 1) la nozione di “pictorial turn” così come è stata sviluppata da W. J. T. Mitchell, uno dei padri della visual culture contemporanea, in rapporto ovviamente alle esperienze europee declinate sotto scelte lessicali differenti (iconic turn, visual turn) ma convergenti; 2) la questione dell’ “atlante delle immagini” (Bilderatlas) di warburghiana memoria ma ormai strumento imprenscindibile sia della sperimentazione teorica (la nozione di archivio, bricolage, dispositivo) sia della sperimentazione artistica (gli “atlanti” di G. Richter, J.L. Godard, H. Höch, 3) il rapporto tra immagini e scrittura nell’ékphrasis letteraria tra Settecento e Novecento. Testi: R. Coglitore (a cura di), Cultura visuale. Paradigmi a confronto, :duepunti, Palermo, 2008. LABORATORIO DI STUDI CULTURALI Il laboratorio introduce allo studio della cultura in prospettiva comparatistica sulla base della nozione di “svolta culturale”. Si tratterà di analizzare il “cultural turn” delle scienze umane a partire dalle sue origini che affondano nella “storia culturale” (Kulturgeschichte) tedesca ed europea del secondo Ottocento fino agli odierni “studi culturali” (Cultural Studies) e alla “storia dei concetti” (Begriffsgeschichte). In particolare si cercherà di costruire dapprima un “canone” di riferimento metodologico attraverso lo studio di alcune figure essenziali di questa tradizione (da Burckhardt, Huizinga, Warburg a Hoggart, Greenblatt, Hall) e, in seconda istanza, ci si concentrerà sui più recenti sviluppi dei Cultural Studies e delle Kulturwissenschaften internazionali. Alcuni temi tipici degli studi culturali saranno dunque approfonditi sia facendo riferimento ad alcune figure rappresentative, sia ricostruendo le vicende di alcune tradizioni critiche come la “Scuola di Francoforte”, la “Scuola di Birmingham” lo “Strutturalismo e il post-strutturalismo” francese, i “Post-colonial/Subaltern Studies”, gli studi sulla “Memoria culturale”, gli studi sul Gender, la “Storia dei concetti” e i “Visual Studies”. Particolare attenzione sarà data al “paradigma” italiano degli studi culturali rappresentato da figure come Gramsci, De Martino e Pasolini, oltre che dagli esiti più recenti dello studio della cultura in Italia sia sul versante delle scienze della comunicazione che delle scienze letterarie. Testi: M. Cometa, Studi culturali, Guida editori, Napoli, 2010. CULTURA TEDESCA Storia della cultura, scienza della cultura. Un paradigma tedesco Testi: M. Cometa, Studi culturali, Guida editori, Napoli, 2010. STORIA COMPARATA DELLE CULTURE Dalla cultura alla natura. Il "biocultural turn" degli studi culturali Testi: F. Remotti, Cultura. Dalla complessità all'impoverimento, Laterza, Roma, 2011. Materiali aggiuntivi: (la lettura di questi materiali è vivamente raccomandata ma non costituirà materiale per l'esame): 1. Samuel Huntington. The Clash of Civilizations? 2. Edward Said. The Clash of Ignorance 3. Edward Said. Più che di civiltà è scontro di ignoranze 4. Edward Said: The Myth of "The Clash of Civilizations". Parte 1 Parte 2 Parte 3 5. Darwin on line (tutte le opere). 6. Wallace on line (tutte le opere). 7. W. Herzog, The Cave of Forgotten Dreams (sulla grotta di Chauvet). 8. La casa di Darwin (Down House). 9. Lista dei fossili umani. 10. Clip creazioniste: L'orologiaio - L'evoluzione - La creazione. 11. Edoardo Boncinelli racconta Charles Darwin. 12. Sito ufficiale della grotta di Lascaux. 13. Sito ufficiale della grotta di Altamira. 14. Il sito della "third culture" di John Brockman 15. Il sito degli Studi culturali italiani 16. Enzo Biagi intervista Pier Paolo Pasolini 13. Pier Paolo Pasolini, Contro la televisione 17. Ernesto De Martino, La terra del rimorso. Parte 1 Parte 2 18. Luigi Di Gianni, Lungo i percorsi di Ernesto De Martino STORIA COMPARATA DELLE CULTURE Introduzione alla cultura visuale Testi W. J. T. MItchell, Pictorial Turn. Studi di cultura visuale, a cura di M. Cometa, :Duepunti, Palermo, 2008. STORIA COMPARATA DELLE CULTURE Introduzione allo studio della cultura Testi: M. Cometa, Studi culturali, Guida editori, Napoli, 2010. Materiali aggiuntivi: (la lettura di questi materiali è vivamente raccomandata ma non costituirà materiale per l'esame): 1. Che cos'è la cultura? Alfredo Jaar a Milano 2. Bernardo Bertolucci. Cultura la parola dimenticata 3. Samuel Huntington. The Clash of Civilizations? 4. Edward Said. The Clash of Ignorance 5. Edward Said. Più che di civiltà è scontro di ignoranze 6. Bernard Lewis. The Roots of Muslim Rage 7. Aby Warburg. A Lecture on Serpent Ritual 8. Articolo su Pirella (Il Giornale) 9. Articolo su Pirella (L'Unità) LINK UTILI PER Approfondimenti: 1. Edward Said: The Myth of "The Clash of Civilizations" 2. The Voice of the Shuttle. Il sito dei Cultural Studies (University of California, Santa Barbara) 3. Cultural Studies.it Il sito degli studi culturali italiani 4. Ernst Gombrich. Aby Warburg 5. Stuart Hall. Encoding/Decoding 6. Stuart Hall. Cultural Identity and Diaspora 7. Tzvetan Todorov 8. Tzvetan Todorov 9. Carlo Ginzburg 10. Enzo Biagi intervista Pier Paolo Pasolini 11. Pier Paolo Pasolini, Contro la televisione 12. Ernesto De Martino, La terra del rimorso 13. Luigi Di Gianni, Lungo i percorsi di Ernesto De Martino Una biblioteca per lo studio della cultura: Jan Assmann, La morte come tema culturale, Einaudi Johann Joachim Winckelmann, Pensieri sull'imitazione, Aesthetica edizioni Johan Huizinga, Homo ludens, Einaudi Max Weber, L'etica protestante e lo spirito del capitalismo, Einaudi Theodor Wisengrund Adorno, Max Horkheimer, Dialettica dell'illuminismo, Einaudi Stuart Hall, Politiche del quotidiano. Culture, identità e senso comune, Il Saggiatore Michel Foucault, Le parole e le cose, Rizzoli Judith Butler, Corpi che contano, Feltrinelli Carlo Ginzburg, Il formaggio e i vermi, Einaudi Odo Marquard, Compensazioni. Antropologia e estetica, Armando editore Carl Gustav Jung, L'uomo e i suoi simboli, TEA Edward Said, Orientalismo, Feltrinelli Tzvetan Todorov, Noi e l'altro. Interviste, Datanews Johann Gottfried Herder, Ancora una filosofia della storia per l'umanità, Einaudi (in biblioteca) Claude Lévi-Strauss, Tristi Tropici, Il Saggiatore Roland Barthes, Miti d'oggi, Einaudi Michel De Certeau, L'invenzione del quotidiano, Edizioni Lavoro Clifford Geertz, Interpretazione di culture, Il Mulino Hayden White, Forme di storia. Dalla realtà alla narrazione, Carocci Stephen Greenblatt, Meraviglia e possesso. Lo stupore di fronte al nuovo mondo, Il Mulino (in biblioteca) Antonio Gramsci, Quaderni del carcere, Einaudi Ernesto De Martino, La fine del mondo. Contributo all'analisi delle apocalissi culturali, Einaudi Walter Benjamin, I "passages" di Parigi, Einaudi Ernesto De Martino, La terra del rimorso, Einaudi Pier Paolo Pasolini, Saggi sulla politica e sulla società, Mondadori STORIA COMPARATA DELLE CULTURE/LETTERATURE COMPARATE/LETTERATURA TEDESCA Cultural Turn(s). Dalla storia culturale ai Cultural Studies Il corso introduce allo studio della cultura in prospettiva comparatistica sulla base della nozione di “svolta culturale”. Si tratterà di analizzare il “cultural turn” delle scienze umane a partire dalle sue origini che affondano nella “storia culturale” (Kulturgeschichte) tedesca ed europea del secondo Ottocento fino agli odierni “studi culturali” (Cultural Studies) e alla “storia dei concetti” (Begriffsgeschichte). In particolare si cercherà di costruire dapprima un “canone” di riferimento metodologico attraverso lo studio di alcune figure essenziali di questa tradizione (da Burckhardt, Huizinga, Warburg a Hoggart, Greenblatt, Hall) e, in seconda istanza, ci si concentrerà sui più recenti sviluppi dei Cultural Studies e delle Kulturwissenschaften internazionali. Alcuni temi tipici degli studi culturali saranno dunque approfonditi sia facendo riferimento ad alcune figure rappresentative, sia ricostruendo le vicende di alcune tradizioni critiche come la “Scuola di Francoforte”, la “Scuola di Birmingham” lo “Strutturalismo e il post-strutturalismo” francese, i “Post-colonial/Subaltern Studies”, gli studi sulla “Memoria culturale”, gli studi sul Gender, la “Storia dei concetti” e i “Visual Studies”. Particolare attenzione sarà data al “paradigma” italiano degli studi culturali rappresentato da figure come Gramsci, De Martino e Pasolini, oltre che dagli esiti più recenti dello studio della cultura in Italia sia sul versante delle scienze della comunicazione che delle scienze letterarie. Dopo questa ricognizione, sia metodologica sia storica, si affronterà il caso specifico del “pictorial turn” interpretato sullo sfondo del dibattito internazionale sulla “svolta iconica” che, rivoluzionando le nozioni di immagine, sguardo e dispositivo, ha profondamente cambiato le attuali scienze della comunicazione. Un esempio di “lavoro culturale” sarà fatto in conclusione a partire da un oggetto culturale come la “finestra” centrale per comprendere alcune opere moderne nella letteratura, nell’arte e nel cinema. M. Cometa, Studi culturali, Guida editori, Napoli, 2010. LETTERATURE COMPARATE (Giornalismo, Discipline della Comunicazione, Comunicazione internazionale, Comunicazione pubblica, Scienze della comunicazione v. o. di Palermo, Educatore interculturale), 2008-2009 La cultura visuale di E. T. A. Hoffmann Immagini, sguardi e dispositivi della visione in letteratura Il corso cercherà in prima istanza di definire la nozione di “regime scopico”, cioè il rapporto che si instaura tra sguardi, dispositivi ottici/media ed immagini nel contesto di una nuova disciplina che si è sviluppata nell’ambito delle scienze della comunicazione: la “visual culture”. Attraverso lo studio dei testi di E. T. A. Hoffmann si studieranno poi le profonde modificazioni che i regimi scopici della modernità hanno prodotto nella letteratura e la tematizzazione che la letteratura fa delle immagini, degli sguardi e dei media. Oltre allo studio dei materiali reperibili on-line e scaricabili (.pdf) all’indirizzo http://www.unipa.it/~mcometa/ è prevista la lettura dei seguenti testi: E. T. A. Hoffmann, La finestra d’angolo del cugino, a cura di M. Cometa, Venezia, Marsilio, 2008. CORSI DI ANNI ACCADEMICI PRECEDENTI (2000-2008) Corso di Didattica ed approccio interculturale (Tedesco, 46A) Didattica e approccio interculturale Il corso (30 ore) nella sua prima parte illustrerà il syllabus di base della Kulturwissenschaft tedesca. Saranno prese in considerazione soprattutto gli sviluppi della nuova Literaturwissenschaft che esplicitamente si orientano in una prospettiva interculturale (rapporto con l'altro, didattica dellla lingua e della letteratura tedesca in contesti multiculturali in Germania e fuori della Germania, studio delle mentalità, imagologia etc.). La seconda parte del corso sarà invece dedicata all'esemplificazione didattica di tali metodologie con l'analisi di testi, immagini, documenti e fonti. Particolare rilievo sarà dato al reperimento dei materiali per l'attività didattica. Testi: Hartmut Böhme et al. (Hrsgg.), Orientierung Kulturwissenschaft. Was sie kann, was sie will, RoRoRo (rowohlts enzyklopädie), Reinbeck bei Hamburg, 2000. Corso di Storia della Cultura Tedesca Inventare la Grecia Topografie dell'immaginario moderno e postmoderno Il corso ricostruisce il mito della Grecia nella letteratura e nella cultura dal Settecento ai giorni nostri. In particolare si tratterà di delineare la storia dell'interpretazione della cultura greca attraverso alcuni temi canonici di questa "invenzione dell'antico": dall'apollineo di Winckelmann al dionisiaco di Nietzsche, dai viaggi in "Arcadia" alle più recenti mitologizzazioni dell'ellenismo nella cultura di massa. Particolare attenzione sarà data alle sopravvivenze delle mitologizzazioni classiche nel moderno sistema delle comunicazioni (pubblicità, miti del turismo etc.). Il corso si concentrerà su tre "luoghi" classici di tale mitizzazione: Atene, Micene e Delfi. Testi: J. J. Winckelmann, Pensieri sull'imitazione, a cura di M. Cometa, Aesthetica edizioni, Palermo, 2000, 2 ed.. J. J. Bachofen,Viaggio in Grecia, a cura di A. Cesana, Venezia, Marsilio, 1993. F. Nietzsche, La nascita della tragedia, nota intr. di G. Colli, versione di S. Giametta, Milano, Adelphi, 1977 (ss.). J. Hillmann, Saggio su Pan, Milano, Adelphi, 1977. F. Hölderlin, Iperione, trad. it. a cura di G. V. Amoretti, Milano, Feltrinelli, 1981 (ss.). H. Miller, Il colosso di Marussi, trad. it. di F. Salvatorelli, Milano, Adelphi, 2000 F. Dürrenmatt, La morte della Pizia, trad. it. di R. Colorni, Milano, Adelphi, 1988. Corso di Letterature comparate Letteratura digitale Testi: Corso di Lingua tedesca per filosofia Pensare greco: Winckelmann e Nietzsche Nella prima parte del corso si affronterà la lettura, sia sul piano linguistico che filosofico, di alcuni testi fondamentali della riflessione tedesca sulla "cultura greca" e in particolare i Pensieri sull’Imitazione delle opere greche nella pittura e nella scultura di J. J. Winckelmann e la Nascita della Tragedia di F. Nietzsche. A queste letture introduttive seguirà una parte specificatamente dedicata alla lettura e traduzione dal tedesco dei testi nietzscheani, in particolare i frammenti relativi alla stesura dell’opera principale sulla tragedia (Nachlaß 1869-1874) che consentiranno un approfondimento delle principali regole grammaticali della lingua tedesca e del lessico nietzscheano di base. Testi: J. J. Winckelmann, Pensieri sull’Imitazione, a cura di M. Cometa, Palermo Aesthetica edizioni, 1990 o 20002. F. Nietzsche, La nascita della tragedia, nota intr. di G. Colli, versione di S. Giametta, Milano, Adelphi, 1977 (ss.). I frammenti in tedesco del Nachlaß dall’edizione Colli-Montinari verranno distribuiti durante le lezioni così come i principali strumenti per lo studio del lessico e della grammatica. Ulteriori testi sul pensiero greco-tedesco (Creuzer, Bachofen, Rohde, Otto, Kerényi, Heidegger etc.) e sull’interpretazione di Nietzsche (Vattimo, Masini, Colli, Cacciari etc.) saranno indicati durante il corso. Corso di Didattica ed approccio interculturale (Tedesco, 46A) Didattica e approccio interculturale Il corso (30 ore) nella sua prima parte illustrerà il syllabus di base della Kulturwissenschaft tedesca. Saranno prese in considerazione soprattutto gli sviluppi della nuova Literaturwissenschaft che esplicitamente si orientano in una prospettiva interculturale (rapporto con l'altro, didattica dellla lingua e della letteratura tedesca in contesti multiculturali in Germania e fuori della Germania, studio delle mentalità, imagologia etc.). La seconda parte del corso sarà invece dedicata all'esemplificazione didattica di tali metodologie con l'analisi di testi, immagini, documenti e fonti. Particolare rilievo sarà dato al reperimento dei materiali per l'attività didattica. Testi: Hartmut Böhme et al. (Hrsgg.), Orientierung Kulturwissenschaft. Was sie kann, was sie will, RoRoRo (rowohlts enzyklopädie), Reinbeck bei Hamburg, 2000. Modulo di Letteratura tedesca per Comunicazione internazionale Berlino: architetture della memoria e dell’oblio Il corso prenderà le mosse da un’analisi del progetto per il Monumento agli Ebrei assassinati in Europa e del Museo Ebraico nel contesto storico e urbanistico della Berlino riunificata e tratterà, a partire dal recente evento mediatico del fallito manifesto "contro" l’oblio dell’Olocausto voluto da Lea Rosch, dell’alternativa tra necessità della memoria e possibilità della dimenticanza nel conseguente dibattito culturale e letterario. Il corso si articolerà in due parti: nella prima si ricostruirà il dibattito sull’identità berlinese nell’Otto-Novecento, nella seconda si illustreranno le principali scelte urbanistiche ed estetiche che caratterizzeranno la capitale tedesca del futuro. Temi: Monumenti ed oblio: un effetto mediatico? La riunificazione e la ricostruzione: Berlino capitale Storia di Berlino: da Schinkel a Stimman La Berlino degli scrittori: dall’Espressionismo alla caduta del muro L’Olocausto e l’architettura: musei e monumenti berlinesi. Testi: F. Arzeni, Berlino. Un viaggio letterario, Palermo, Sellerio, 1997. P. Chiarini - A. Gargano, La Berlino dell’Espressionismo, Roma, Editori Riuniti, 1997. Un utile approfondimento del contesto internazionale (europeo ed extra-europeo), sia sul piano politico che culturale, si può trovare in: B. Spinelli, Il sonno della memoria. L'Europa dei totalitarismi, Milano, Mondadori, 2001. Ulteriori testi brevi e materiali iconografici saranno resi disponibili, come di consueto, tra i Materiali didattici LT nel sito del prof. Cometa. Tutte le informazioni sullo svolgimento delle lezioni e gli aggiornamenti sulla didattica saranno inoltre ricavabili dalla pagina di germanisticaonline, il sito dei docenti di germanistica della Facoltà di Scienze della Formazione. Corso di Letterature comparate per Scienze della Comunicazione (vecchio ordinamento) Letteratura digitale Dal Talmud a Luther Blisset Il corso si propone di affrontare la questione dell'uso del testo (e del con-testo) letterario nella rete e nei supporti digitali: dalla produzione (electronic publishing) all'archiviazione (digital library), dalla questione del copyright alla strutturazione dei siti di letteratura. Il corso si articolerà in due parti. Nella prima si prenderà in esame, oltre al lessico di base multilingue, le principali forme di produzione/archiviazione/distribuzione della letteratura digitale. Si tratterà di studiare le forme di electronic publishing dal punto di vista della relazione con le forme tradizionali di creazione e diffusione del testo letterario, dal punto di vista, cioè, dello studioso tradizionale di testi letterari, individuando i vantaggi (e gli svantaggi) dell'uso dei nuovi media, nonchè le implicazioni dell'eventuale "paperless society". La seconda parte affronterà invece alcune questioni teoriche, sotto forma di case-studies, che a vario titolo riguardano la letteratura in rete: dal rapporto tra il web e le forme più tradizionali di scrittura (il Talmud e internet), alla produzione di testi poetici in rete (visual poetry), dalla trasformazione testuale di eventi mediatici (Luther Blisset) all'impatto dei nuovi media sullo studio delle letterature comparate (cultural and media studies). Testi: F. Carlini, Lo stile del Web. Parole e immagini nella comunicazione di rete, Torino, Einaudi, 1999. L. De Carli, Internet. Memoria e oblio, Torino, Bollati Boringheri, 1997. M. Cometa, Guida alla germanistica. Manuale d'uso, Roma, Laterza, 1999. G. P. Landow, L'ipertesto. Tecnologie digitali e critica letteraria, a cura di Paolo Ferri, Milano, Bruno Mondadori, 1998. J. Rosen, Il Talmud e Internet: un viaggio tra mondi, trad. di Silvia Maglioni, Torino, Einaudi, 2001. Luther Blisset, Q, Torino, Einaudi, 2001. Corso di Storia della Cultura Tedesca per Psicologia e Lingue e Letterature straniere Mito e psicologia Sul significato del "mito greco" per la psicoanalisi Il corso intende ricostruire, attraverso la lettura di alcuni testi canonici (Freud, Jung, Hillmann), le modalità e i significati dell'uso della mitologia greca nella psicoanalisi studiata, ovviamente, nel contesto della rinascita mitologica che la cultura tedesca vive nel Novecento. In particolare si affronteranno i seguenti aspetti: il dibattito mitologico in Germania tra Ottocento e Novecento la cultura post-nietzscheana i miti di Freud Jung: i miti e l'inconscio collettivo Jung-Kerényi: dal fanciullo divino alla Kore Hillmann: il ritorno alla Grecia e le nuove mitologie Hillmann-Kerényi: variazioni su Edipo Adolf Guggenbühl-Craig: dal "fare anima" alla "corruzione del mito" E' raccomandata la lettura della tragedia di Edipo in una qualunque edizione esistente sul mercato. Classici: C. G. Jung-K. Kerényi, Prolegomeni allo studio scientifico della mitologia, Torino, Bollati Boringhieri, 1999. Testi di riferimento: Modulo di Lingua tedesca 1 per Scienze della Formazione Primaria Testi: Eurolingua Deutsch 1, Cornelsen Verlag, Berlin, 1999. Modulo di Estetica dell'Architettura Il romanzo dell'architettura Testi: M. Cometa, Il romanzo dell'architettura. La Sicilia e il Grand Tour nell'età di Goethe, Bari, Laterza, 1999. Modulo di Letteratura tedesca 1 per Comunicazione Internazionale Introduzione allo studio della cultura tedesca (primo modulo = 3 CFU) Il corso presenterà, dapprima, un breve excursus della storia della cultura tedesca moderna e contemporanea e fornirà alcuni elementi per la periodizzazione della cultura e della letteratura nei paesi di lingua tedesca. Una seconda parte sarà dedicata all'acquisizione delle strumentazioni idonee (cartacee e digitali) ad ottenere informazioni e approfondimenti sugli argomenti studiati. M. Cometa, Guida alla germanistica. Manuale d'uso, Laterza, Roma-Bari, 1999. La maggior parte dei materiali verrà fornita in fotocopia durante il corso e pubblicata on-line tra i Materiali didattici nel sito del prof. Cometa (http://www.unipa.it/~mcometa). Tutte le informazioni sullo svolgimento delle lezioni e gli aggiornamenti sulla didattica saranno inoltre ricavabili dalla pagina di germanisticaonline, il sito dei docenti di germanistica della Facoltà di Scienze della Formazione. Modulo di Letteratura tedesca 2 per Comunicazione Internazionale ed Educatore Interculturale La nuova realtà austriaca (secondo modulo = 3 CFU) Il corso si propone di presentare alcuni capolavori della letteratura austriaca del tardo Novecento che ormai hanno raggiunto lo statuto di classici della letteratura di lingua tedesca. In particolare si tratterà di delineare il percorso di una linea "nichilista" nella letteratura austriaca in perfetta continuazione con la grande tradizione del finis Austriae tra Ottocento e Novecento. Dopo una breve introduzione storico-culturale sul destino dell'Austria nel secondo dopoguerra si analizzeranno le seguenti opere: I. Bachmann, Il trentesimo anno (1961), trad. it. di M. Olivetti, Milano, Feltrinelli, 1999 (o Milano, Adelphi) P. Handke, Nei colori del giorno, Milano, Garzanti, 1985. E. Jelinek, La pianista (1983), a cura di L. Reitani, Milano, ES, 2002. Th. Bernhard, Antichi maestri. Commedia (1985), trad. it. di A. Ruchat, Milano, Adelphi, 1999. Ulteriori testi brevi, indicazioni sulla critica e materiali iconografici saranno resi disponibili, come di consueto, tra i materiali didattici nel sito del prof. Cometa. Tutte le informazioni sullo svolgimento delle lezioni e gli aggiornamenti sulla didattica saranno inoltre ricavabili dalla pagina di germanisticaonline, il sito dei docenti di germanistica della Facoltà di Scienze della Formazione. Corso di Letterature comparate per Scienze della Comunicazione (vecchio ordinamento e Comunicazione Internazionale) (Facoltà di Scienze della Formazione), 2002-2003 Visual Culture/Cultura Visuale Da Apocalypse now ai romantici Che cos'è la "visual culture"? Qual è il suo campo di indagine? Che rapporto instaura con i vecchi e i nuovi media? Come si intreccia la tradizionale storia delle idee estetiche con lo studio delle tecnologie della visione e della comunicazione Che significa studiare la letteratura dal punto di vista della cultura Sono queste le domande intorno a cui si svilupperà il corso che intende presentare il syllabus di base di una disciplina che si è sviluppata a partire dagli anni Ottanta, le sue principali fonti teoriche (Marx, Freud, Benjamin, Barthes, Foucault, Lacan) e le modificazioni che essa ha prodotto nel tradizionale studio delle immagini (storia dell'arte, iconologia), nello studio dei testi (storia della letteratura, critica letteraria) e nell'assetto istituzionale di tali discipline. In particolare ci si soffermerà su tre "applicazioni": l'analisi del film di Francis Ford Coppola, Apocalypse Now (prima edizione e Redux), il progetto dell'Atlante della memoria di Aby Warburg letto in parallelo alla collezione di antichità di Sigmund Freud e i fondamenti romantici della visual culture. Il corso è articolato in tre moduli di 20 ore ciascuno. Gli studenti del vecchio ordinamento li seguiranno tutti e tre per le tradizionali 60 ore, mentre gli studenti di Comunicazione internazionale seguiranno il primo modulo di 20 ore. Materiali didattici (quelli contrassegnati con @): I modulo (20 ore) Testi: @ N. Mirzoeff, Introduzione alla cultura visuale, a cura di A. Camaiti Hostert, Roma, Meltemi, 2002. @ J. Conrad, Cuore di tenebra, Milano, Feltrinelli, 1999 (o una qualunque altra edizione sul mercato: Einaudi, Garzanti etc.) @ S. Freud, Tastare e guardare (1905) @ S. Freud, Il piacere di guardare (1905) @ S. Freud, Scopofilia ed esibizionismo (1915) @ M Foucault, Las Meninas (1966) @ R. Barthes, La pittura è un linguaggio?(1969) @ R. Barthes, Dritto negli occhi (1977) @ T. S. Eliot, Gli uomini vuoti (1925) @ J. Morrison, La fine (1971) Da vedere: F. F. Coppola, Apocalpypse Now. Redux, Buena Vista Entertainment, O. Stone, The Doors, Cecchi Gori Editoria Elettronica Home Video, 2002 II e III modulo (40 ore) • Corso di Storia della Cultura Tedesca per Psicologia/Letterature comparate (Scienze della comunicazione, Comunicazione internazionale) Freud e le immagini La "cultura visuale" della psicoanalisi/Visual Culture_Cultura visuale: Da Apocalypse Now ai Romantici/ Che cos'è la "visual culture"? Qual è il suo campo di indagine? Che ruolo hanno avuto le immagini per la nascita della psicoanalisi? Come si intreccia la tradizionale storia delle idee estetiche con lo studio delle teorie di Freud e di Jung sulle immagini? Che significa studiare la psicoanalisi dal punto di vista della cultura visuale? Sono queste le domande intorno a cui si svilupperà il corso che intende presentare il syllabus di base di una disciplina, come la "visual culture", che si è sviluppata a partire dagli anni Ottanta, proprio a partire da alcune nozioni di base della psicoanalisi. In particolare ci si soffermerà sulle intersezioni tra psicoanalisi e cultura visuale a partire dai testi freudiani che si occupano di immagini (in relazione all'alternativa posta da Jung), del simbolismo sciamanico e totemico nel film di Francis Ford Coppola, Apocalypse Now (prima edizione e Redux), e nel progetto dell'Atlante della memoria di Aby Warburg letto in parallelo alla collezione di antichità di Sigmund Freud. Il corso è articolato in tre moduli di 20 ore ciascuno per un totale di 60 ore. Tutte le immagini e tutti i testi brevi sono disponibili on-line nella mia pagina per la didattica. Materiali didattici (quelli contrassegnati con @): I modulo (20 ore) Testi: @ N. Mirzoeff, Introduzione alla cultura visuale, a cura di A. Camaiti Hostert, Roma, Meltemi, 2002. @ S. Freud, Tastare e guardare (1905) @ S. Freud, Il piacere di guardare (1905) @ M. Foucault, Panopticon (1976) @ M Foucault, Las Meninas (1966) @ T. S. Eliot, Gli uomini vuoti (1925) @ J. Morrison, La fine (1971) Da vedere: F. F. Coppola, Apocalpypse Now. Redux, Buena Vista Entertainment, O. Stone, The Doors, Cecchi Gori Editoria Elettronica Home Video, 2002. II modulo (20 ore) Testi: @ S. Freud, Scopofilia ed esibizionismo (1915) @ S. Freud, Feticismo (1927) @ J. Lacan, Lo stadio dello specchio come formatore della funzione dell'Io (1949) @ J. Lacan, Dello sguardo come objet petit a (1964). III modulo (20 ore) • Freud e le immagini Testi: @S. Freud, Delirio e sogni nella Gradiva di Jensen (1907) @ S. Freud, Un ricordo di infanzia di Leonardo da Vinci (1910) & S. Freud, Il Mosè di Michelangelo (1914) @ S. Freud, Una nevrosi demoniaca nel XVII secolo (1923) @ S. Freud, Grande è la Diana degli Efesini (1911). I saggi di Freud potranno essere letti nella edizione standard di Boringhieri, che è quella più attendibile, o anche in altre edizioni economiche, le quali però spesso offrono traduzioni non perspicue. Ulteriori indicazioni bibliografiche e iconografiche per approfondire i singoli aspetti, dalla teoria del film alla psicoanalisi, verranno forniti durante le lezioni e riportati tra i Materiali didattici. Corso di Didattica ed approccio interculturale (Tedesco, 46A) Didattica e approccio interculturale Il corso (30 ore) nella sua prima parte illustrerà il syllabus di base della Kulturwissenschaft tedesca. Saranno prese in considerazione soprattutto gli sviluppi della nuova Literaturwissenschaft che esplicitamente si orientano in una prospettiva interculturale (rapporto con l'altro, didattica dellla lingua e della letteratura tedesca in contesti multiculturali in Germania e fuori della Germania, studio delle mentalità, imagologia etc.). La seconda parte del corso sarà invece dedicata all'esemplificazione didattica di tali metodologie con l'analisi di testi, immagini, documenti e fonti. Particolare rilievo sarà dato al reperimento dei materiali per l'attività didattica. Testi: Hartmut Böhme et al. (Hrsgg.), Orientierung Kulturwissenschaft. Was sie kann, was sie will, RoRoRo (rowohlts enzyklopädie), Reinbeck bei Hamburg, 2000. Corso di Letterature comparate (Giornalismo, Discipline della Comunicazione, Comunicazione internazionale, Scienze della comunicazione v. o.), (Facoltà di Scienze della Formazione), 2003-2004 The Matrix Letterature, cyberfilosofie, gnosi: un'analisi culturale Il corso cercherà di ricostruire, sulla base di una ricognizione delle fonti letterarie e filosofiche, il clima culturale che ha portato alla creazione dei film The Matrix (1999), The Matrix Reloaded (2003) e Matrix Revolutions (2003), scritti e diretti da Larry e Andy Wachowski. Particolare attenzione sarà dedicata ai mitologemi che stanno alla base del film e al loro intreccio con alcune figure e temi letterari della modernità, dalla letteratura fantastica alla fantascienza. Saranno così studiati i riferimenti intertestuali con la letteratura del cyborg (da Frankenstein a Neo), con il mito platonico della caverna e la dottrina gnostica degli arconti, e con alcuni capisaldi della narrativa fantastica, da Alice nel paese delle meraviglie a 1984 di Orwell, nonché con alcuni testi capitali della letteratura cyberpunk (Gibson, Sterling, Cadigan etc.). Il corso presuppone la conoscenza approfondita dei tre film, mentre altri materiali visivi, come gli anime di Animatrix (2003), il videogioco Enter the Matrix (2003), il sito ufficiale http://whatisthematrix.warnerbros.com/ e il backstage di Matrix. La creazione di un mito (2001) saranno approfonditi durante le lezioni. Si consiglia la lettura (o la rilettura) di alcuni classici come L. Carroll, Alice nel paese delle meraviglie e Attraverso lo specchio, L. F. Baum, Il mago di Oz, J. Verne, Ventimila leghe sotto i mari e G. Orwell, 1984. Testi: I modulo (20 ore) M. Cometa, Dizionario degli studi culturali, a cura di R. Coglitore, F. Mazzara, Roma, Meltemi, 2004. Ch. Lutter, M. Reisenleitner, Introduzione ai "Cultural Studies", a cura di M. Cometa, Milano, Bruno Mondadori Campus, 2004. K. Haber (a cura di), Visioni da Matrix, con un contributo di Alessandra C. e R. Chiesa, Milano, Sperling & Kupfer Editori, 2003. II modulo (20 ore) L. McCaffery ( a cura di), Schegge d'America. Nuove avanguardie letterarie, Roma, Fanucci, 2003 La Gnosi e il mondo. Raccolta di testi gnostici, a cura di L. Moraldo, Milano, TEA (Utet), 1982 ss. Gli studenti di Giornalismo e uffici stampa e Discipline della comunicazione porteranno all'esame, oltre ai testi sopra indicati, anche uno dei testi qui di seguito elencati, scelto sulla base dei propri interessi specifici: William Gibson, Neuromante, trad. it. di G. Cossato e S. Sandrelli, con uno scritto di B. Sterling, Milano, Mondadori, 2003 D. Brolli (a cura di), Cuori elettrici. L'antologia essenziale del cyberpunk, Torino, Einaudi, 1996. Bruce Sterling (a cura di), Mirrorshades, Bompiani, Milano 1994 o l'edizione economica: Mondadori, 2002. III modulo (20 ore) Corso di Letteratura tedesca I (Comunicazione internazionale, Educatore interculturale) Il viaggio come esperienza interculturale Viaggiatori tedeschi in Sicilia tra Ottocento e Novecento Il corso intende ricostruire, sulla base dell'interpretazione delle opere di scrittori, architetti e pittori tedeschi, lo scambio tra cultura italiana e cultura tedesca nei secoli d'oro del Grand Tour, con particolare attenzione per l'Ottocento e il Novecento. In particolare si terrà conto della costituzione di una "cultura visuale" animata dal mito della Grecia che i tedeschi "inventano" a partire dalla scoperta delle antichità greche del Sud d'Italia. Il corso si concluderà con una parte applicativa dedicata alla progettazione e realizzazione di un cd-rom dedicato all'interpretazione, attraverso i secoli, di una delle icone del viaggio in Sicilia: il tempio di Giove Olimpico di Agrigento. Testi: J. W. Goethe, Viaggio in Italia, a cura di L. Rega, Milano, Rizzoli (ma anche un'altra delle edizioni disponibili, p. e. Garzanti, Mondadori etc.) M. Cometa, Il romanzo dell'architettura. La Sicilia e il Grand Tour nell'età di Goethe, Roma-Bari, Laterza, 1999. M. Cometa, Il tempio che non c'è. Il Giove Olimpico di Agrigento. Mito, letteratura, archeologia, a cura di R. Coglitore e F. Mazzara, Università degli Studi di Palermo Dipartimento di Arti e Comunicazioni e Regione Siciliana Assessorato Regionale ai Beni Culturali Ambientali e Pubblica Istruzione, cd-rom 2004 (che sarà distribuito ai partecipanti al corso). Lo studente dovrà poi leggere, a seconda dei propri interessi, uno dei libri di viaggio qui di seguito riportati: Heine Heinrich, Impressioni di viaggio. Italia, Milano, Rizzoli. Benjamin Walter, Il mio viaggio in Italia. Pentecoste (1912), Soveria Mannelli, Rubettino. Jünger Ernst, Viaggi in Sicilia, Palermo, Sellerio. Hesse Hermann, Dall'Italia. Diari, poesie, saggi e racconti, Milano, Mondadori. F. M. Hessemer, Lettere dalla Sicilia, Palermo, Sellerio. Corso di Letterature comparate (Giornalismo, Discipline della Comunicazione, Comunicazione internazionale, Scienze della comunicazione v. o. di Palermo e Giornalismo per uffici stampa di Enna), (Facoltà di Scienze della Formazione), 2004-2005 Letteratura ed intermedialità La cultura visuale degli scrittori Il corso verterà sulle intersezioni tra letteratura e visualità in tutte le sue forme, con particolare riguardo per i media visuali della modernità. Nel primo modulo (= 20 ore) saranno affrontati i principali problemi teorici posti dall’intersezione, combinazione e giustapposizione di parola ed immagine, tenendo conto della tradizione teorica otto-novecentesca e lavorando – nel solco dei visual studies contemporanei – sulle icone culturali della visualità moderna e sul loro riflesso in letteratura. Nel secondo modulo (= 20 ore) si studieranno quattro testi fondamentali della tradizione europea con particolare attenzione per le intersezioni intermediali tra letteratura e fotografia (Barthes), letteratura e media cartacei del Novecento (Eco), letteratura e pittura (Bernhard) e letteratura e carte da gioco (Calvino). Testi: M. Cometa, Parole che dipingono. Letteratura e cultura visuale tra Settecento e Novecento, Roma, Meltemi, 2004. M. Cometa, Visioni della fine. Apocalissi, catastrofi, estinzioni, Palermo :duepunti edizioni, 2004. Classici: R. Barthes, La camera chiara. Nota sulla fotografia, Torino, Einaudi, 2003. I. Calvino, Il castello dei destini incrociati, Milano, Mondadori, 1999. U. Eco, La misteriosa fiamma della regina Loana. Romanzo illustrato, Milano, Bompiani, 2004. Th. Bernard, Antichi maestri. Una commedia, Milano, Adelphi, 1992. Corso di Letteratura tedesca I (Comunicazione internazionale, Discipline della comunicazione, Giornalismo, Educatore interculturale) (Facoltà di Scienze della Formazione), 2004-2005 Letteratura ed arti figurative tra Settecento e Novecento Il corso verterà sulle intersezioni tra letteratura e visualità in tutte le sue forme, con particolare riguardo per i media visuali della modernità. Nel primo modulo (= 20 ore) saranno affrontati i principali problemi teorici posti dall’intersezione, combinazione e giustapposizione di parole ed immagine, tenendo conto della tradizione teorica otto-novecentesca e lavorando – nel solco dei visual studies contemporanei – sulle icone culturali della visualità moderna e sul loro riflesso in letteratura. Nel secondo modulo (= 20 ore) si studieranno quattro testi fondamentali della tradizione tedesca con particolare attenzione per le intersezioni intermediali tra letteratura e scultura (Winckelmann, Lessing), letteratura e fotografia (Seebald), letteratura e pittura (Bernhard). Teoria: M. Cometa, Parole che dipingono. Letteratura e cultura visuale tra Settecento e Novecento, Roma, Meltemi, 2004. M. Cometa, Visioni della fine. Apocalissi, catastrofi, estinzioni, Palermo :duepunti edizioni, 2004. Classici: J. J. Winckelmann, Pensieri sull’imitazione, Palermo, Aesthetica, 2001. G. E. Lessing, Laocoonte, Palermo, Aesthetica, 2000. W. G. Sebald, Storia naturale della distruzione, Milano, Adelphi, 2004. Th. Bernard, Antichi maestri. Una commedia, Milano, Adelphi, 1992. Corso di Letterature comparate (Scienze della formazione primaria) Dal fumetto alla letteratura Il corso analizzerà le intersezioni tra letteratura alta e fumetto nel Novecento, tenendo conto sia delle questioni inerenti ai temi e ai motivi che dalla letteratura passano al fumetto che degli aspetti principali dell’illustrazione grafica dei testi letterari. Si fa riferimento alla trasformazione in fumetto dei miti greci, dei classici della letteratura europea, e della guerra moderna. In particolare si approfondiranno le implicazioni didattiche dell’uso di fumetti a forte ispirazione letteraria. Testi: V. Cerami, S. Ziche, Olimpo S.p.A. Caccia grossa, Torino, Einaudi, 2002. A. Spiegelman, Maus, Torino, Einaudi, 2000. J. R. R. Tolkien, Lo Hobbit a fumetti, Milano, Bompiani, 2004. G. Marrone, Leggere a fumetti, Roma, Seam, 1999. Corso di Letterature comparate (Giornalismo, Discipline della Comunicazione, Comunicazione internazionale, Scienze della comunicazione v. o. di Palermo e Giornalismo per uffici stampa di Enna), (Facoltà di Scienze della Formazione), 2005-2006 Archeologie dei media La cultura visuale degli scrittori: il caso E. T. A. Hoffmann Il corso verterà sulle intersezioni tra letteratura e visualità nell’opera di E. T. A. Hoffmann nel contesto del romanticismo europeo, con particolare riguardo per i media della visione nella modernità. Nel primo modulo (= 20 ore) saranno affrontati i principali problemi teorici posti dall’intersezione, combinazione e giustapposizione di parola ed immagine, tenendo conto della tradizione teorica otto-novecentesca e lavorando – nel solco dei visual studies contemporanei – sulle icone culturali della visualità moderna e sul loro riflesso in letteratura. Nel secondo modulo (= 20 ore) si studieranno tre brevi racconti di E. T. A. Hoffmann con particolare attenzione per le intersezioni intermediali tra letteratura e dispositivi/media della visione (cannocchiale, microscopio, caleidoscopio, diorama, panorama etc.). Classici: È prevista la lettura di tre brevi racconti hoffmanniani: E. T. A. Hoffmann, La finestra d’angolo del cugino, a cura di M. Cometa, Marsilio, Venezia, 2006. E. T. A. Hoffmann, Mastro Pulce, nella traduzione di G. Vigolo, Einaudi, Torino, 1991. E. T. A. Hoffmann, L’uomo della sabbia, in Id., L’uomo della sabbia e altri racconti, a cura di Ferruccio Masini, BUR, Milano, 2006. Testi: M. Cometa, Descrizione e desiderio. I quadri viventi di E. T. A. Hoffmann, Roma, Meltemi, 2005. M. Cometa, L’età di Goethe, Roma, Carocci, 2006. Corso di Storia della Cultura europea (Corso di laurea specialistica in Storia Europea), (Facoltà di Scienze della Formazione), a. a. 2005-2006 Raccontare la Shoah a fumetti Storia, pedagogia, didattica Il corso s’interroga sulla necessità e sulla possibilità di una pedagogia della Shoah a partire da un fenomeno che ha profondamente modificato le possibilità di rappresentazione del genocidio: la narrazione a fumetti. In particolare si studieranno le potenzialità didattiche del fumetto e il suo utilizzo in classe anche attraverso esercitazioni pratiche. Testi: A. Spiegelman, Maus, Torino, Einaudi, 2000. P. Croci, Auschwitz, Il Melangolo, Genova, 2004. J. Kubert, Yossel, 19 aprile 1943, Free Book, Città di Castello, 2005, R. Mantegazza, B. Salvarani, Le strisce dei lager. La Shoà e i fumetti, Unicopli, Milano, 2000 o G. Marrone, Il fumetto fra pedagogia e racconto. Manuale di didattica dei comics a scuola e in biblioteca, Tunué, Latina, 2005. Corso di Letterature comparate (Scienze della formazione primaria) Raccontare la Shoah a fumetti Storia, pedagogia, didattica Il corso s’interroga sulla necessità e sulla possibilità di una pedagogia della Shoah a partire da un fenomeno che ha profondamente modificato le possibilità di rappresentazione del genocidio: la narrazione a fumetti. In particolare si studieranno le potenzialità didattiche del fumetto e il suo utilizzo in classe anche attraverso esercitazioni pratiche. Testi: A. Spiegelman, Maus, Torino, Einaudi, 2000. P. Croci, Auschwitz, Il Melangolo, Genova, 2004. J. Kubert, Yossel, 19 aprile 1943, Free Book, Città di Castello, 2005, R. Mantegazza, B. Salvarani, Le strisce dei lager. La Shoà e i fumetti, Unicopli, Milano, 2000 o G. Marrone, Il fumetto fra pedagogia e racconto. Manuale di didattica dei comics a scuola e in biblioteca, Tunué, Latina, 2005 Corso di Letterature comparate (Giornalismo, Discipline della Comunicazione, Comunicazione internazionale, Scienze della comunicazione v. o. di Palermo), 2006-2007 Il corso cercherà di definire, attraverso la lettura di quattro racconti, i regimi scopici dell’età di Goethe, cioè il rapporto che si instaura tra visualità (come fatto fisiologico e culturale), strumenti ottici/media ed immagini. La letteratura è in questo senso un’indicatore privilegiato delle modificazioni che i media e le tecnologie della visione (dal microscopio alla camera oscura, dai diorami alla fotografia), nel loro nesso inscindibile con la nascente cultura di massa, comportano per un’epoca che inaugura la modernità. Nel contempo si studieranno le profonde modificazioni che l’adozione di queste tecnologie imporranno al genere letterario del romanzo. È prevista la lettura dei seguenti racconti : F. Schiller, Il Visionario. Dalle memorie del Conte von O**, a cura di M. Cometa, Palermo, :duepunti, 2007. J. W. Goethe, Le affinità elettive, a cura di G. Cusatelli, Milano, Garzanti, 2004. J. Paul, Giornale di bordo dell’aeronauta Giannozzo, a cura di E. Bernardi, Milano, Adelphi, 1992. E. T. A. Hoffmann, Mastro pulce, trad. it. di G. Vigolo, con una nota di C. Magris, Torino, Einaudi, 1991. Saggi: M. Cometa, L’età di Goethe, Roma, Carocci, 2006 Corso di Letterature comparate (Giornalismo per uffici stampa di Enna), 2006-2007 Il fumetto interculturale Letteratura, politica, giornalismo Il corso s’interroga sul fumetto (graphic novel) come forma di letteratura a partire da un fenomeno che ha profondamente modificato le sue possibilità di rappresentazione: la dimensione interculturale e politica di intervento sull'attualità. In particolare se ne studierà la valenza quale forma di interpretazione della "questione medio-orientale". Testi: M. Satrapi, Persepolis I, Milano Sperling & Kupfer, 2003. Corso di Letterature comparate (Educatore interculturale), 2006-2007 Il fumetto interculturale Storia, letteratura, didattica Il corso s’interroga sulla necessità e sulla possibilità di una pedagogia del fumetto a partire da un fenomeno che ha profondamente modificato le sue possibilità di rappresentazione: la dimensione interculturale. In particolare si studieranno le potenzialità del fumetto come forma letteraria che tematizza e problematizza lo studio delle culture nel contesto di una pedagogia interculturale. Testi: M. Satrapi, Persepolis I, Milano Sperling & Kupfer, 2003. Corso di Letterature comparate (Scienze della formazione primaria) (Enna), 2006-2007 Il fumetto tra letteratura e didattica Storia e generi Il corso s’interroga sulla necessità e sulla possibilità di una pedagogia del fumetto In particolare si studieranno le potenzialità didattiche del fumetto e il suo utilizzo in classe. Testi: G. Marrone, Il fumetto fra pedagogia e racconto. Manuale di didattica dei comics a scuola e in biblioteca, Tunué, Latina, 2005 Corso di Letterature comparate (Scienze della formazione primaria) (Palermo), 2006-2007 Il fumetto tra letteratura e didattica Storia e generi Il corso s’interroga sulla necessità e sulla possibilità di una pedagogia del fumetto In particolare si studieranno le potenzialità didattiche del fumetto e il suo utilizzo in classe. Testi: G. Marrone, Il fumetto fra pedagogia e racconto. Manuale di didattica dei comics a scuola e in biblioteca, Tunué, Latina, 2005 Corso di Storia della Cultura europea (Corso di laurea specialistica in Storia Europea), 2006-2007 Storia della cultura come storia delle immagini Dall’esteticizzazione della storia allo studio della cultura visuale Il corso intende ricostruire le origini della “storia della cultura” (Kulturgeschichte, Cultural History) come disciplina scientifica dalla sua fondazione nell’Ottocento tedesco sino alle sue forme novecentesche. In particolare si affronterà il nesso “storia della cultura”/”storia delle immagini” e dunque l’istanza estetica che ha fortemente condizionato l’origine e lo sviluppo della storia della cultura (da Burckhardt a Huizinga) nonché, per converso, l’attenzione che la più recente storia della cultura ha per le testimonianze visive (visual culture/visual history) come fonti possibili della storia (da Aby Warburg a Peter Burke). Classici: Il primo modulo del corso consisterà nella lettura e nel commento di brevi classici della storia della cultura che saranno forniti agli studenti in fotocopia o in formato digitale (all’indirizzo: http://www.unipa.it/~mcometa/). J. Burckhardt, Le feste (da: Id., La civiltà del Rinascimento in Italia, Firenze, Sansoni, 2000, pp. 369-392) A. Warburg, Botticelli (da Id., Botticelli, Milano, Abscondita, 2003) J. Huizinga, L’immagine della morte - L’arte nella vita (da: Id., L’autunno del Medioevo, Milano, BUR, 2004, pp. 187-204 e pp. 349-380) A. Tenenti, L’iconografia (da Id., Il senso della morte e l’amore della vita nel Rinascimento Francia e Italia), Einaudi, Torino, 1957, pp. 428-484) C. Ginzburg, Il battesimo di Cristo (da Id., Indagini su Piero, Einaudi, Torino, 2001, pp. 4-15) Testi: Durante il secondo modulo si affronterà la questione di un uso non meramente estetico delle immagini per la storia della cultura. Gli studenti dovranno quindi leggere: P. Burke, Il significato storico delle immagini, Carocci, Roma, 2002. P. Burke, La storia culturale, Bologna, Il Mulino, 2006. Corso di Letterature comparate (Giornalismo, Discipline della Comunicazione, Comunicazione internazionale, Comunicazione pubblica, Scienze della comunicazione v. o. di Palermo, Educatore interculturale), 2007-2008 Cultura visuale Immagini, sguardi e dispositivi della visione in letteratura Il corso cercherà in prima istanza di definire la nozione di “regime scopico”, cioè il rapporto che si instaura tra sguardi, dispositivi ottici/media ed immagini nel contesto di una nuova disciplina che si è sviluppata negli ultimi decenni e che ha profondamente modificato le scienze della comunicazione, la pedagogia e la didattica delle immagini: la “cultura visuale”. Attraverso la lettura di alcuni testi letterari durante il corso si studieranno le profonde modificazioni che i regimi scopici della modernità hanno prodotto nella letteratura. Testi: I. Calvino, Palomar, Milano, Mondadori, 1994 ss. (anche Einaudi, Torino, 1983 ss.). Corso di Estetica (Educatore interculturale), 2007-2008 L’immagine Testo J. Berger, Questione di sguardi. Sette inviti al vedere fra storia dell’arte e quotidianità, Milano, NET, 2007. Corso di Letterature comparate (Scienze della formazione primaria) (Palermo), 2007-2008 Cultura visuale Immagini, sguardi e dispositivi della visione in letteratura Il corso cercherà in prima istanza di definire la nozione di “regime scopico”, cioè il rapporto che si instaura tra sguardi, dispositivi ottici/media ed immagini nel contesto di una nuova disciplina che si è sviluppata negli ultimi decenni e che ha profondamente modificato le scienze della comunicazione, la pedagogia e la didattica delle immagini: la “cultura visuale”. Attraverso la lettura di alcuni testi letterari durante il corso si studieranno le profonde modificazioni che i regimi scopici della modernità hanno prodotto nella letteratura. Testi: I. Calvino, Palomar, Milano, Mondadori, 1994 ss. (anche Einaudi, Torino, 1983 ss.). LETTERATURE DIGITALI Introduzione alla letteratura digitale lI corso si propone di affrontare la questione dell’uso del testo (e del con-testo) letterario nella rete e nei supporti digitali: dalla produzione (electronic publishing) all’archiviazione (digital library), dalla questione del copyright alla strutturazione dei siti di letteratura. Il corso si articolerà in due parti. Nella prima si prenderà in esame, oltre al lessico di base multilingue, le principali forme di produzione/archiviazione/distribuzione della letteratura digitale. Si tratterà di studiare le forme di electronic publishing dal punto di vista della relazione con le forme tradizionali di creazione e diffusione del testo letterario, dal punto di vista, cioè, dello studioso tradizionale di testi letterari, individuando i vantaggi (e gli svantaggi) dell’uso dei nuovi media, nonchè le implicazioni dell’eventuale "paperless society". La seconda parte affronterà invece alcune questioni teoriche, sotto forma di case studies, che a vario titolo riguardano la letteratura in rete: dal rapporto tra il web e le forme più tradizionali di scrittura (il Talmud e internet), alla produzione di testi poetici in rete (visual poetry) all’impatto dei nuovi media sullo studio delle letterature comparate (cultural and media studies). Gli argomenti trattati saranno i seguenti 1. Digital Humanities/Informatica umanistica: una disciplina (Pisa, Viterbo, Griseldaonline) Testi: T. Orlandi, Is Humanities Computing a Discipline (online) J. Unsworth, What is Humanities Computing and What is not? (online) A. Celentano, A. Cortesi, P. Mastrandea, Informatica umanistica: una disciplina di confine (online) F. Pellizzi, Letterature biblioteche ipertesti, Roma, Carocci, 2005 (online) 2. E-Library Opac, Metaopac, BNF-Gallica, British Library, Library of Congress, LiberLibri, The William Blake Archive, The Rossetti Archive, etc.; George P, Landow’s Sites; Jstore, Project Muse etc. E-Book: reader, software, books etc. Cd-rom: Digitale Bibliothek, Zenodot, ProQuest, iTunes U Testi: http://www.liberliber.it/biblioteca/c/calvo/internet_2004/html/index.htm http://www.liberliber.it/biblioteca/c/calvo/internet_2004/html/07_temi_07.htm http://www.liberliber.it/biblioteca/c/calvo/internet_2004/html/07_temi_08.htm http://www.laterza.it/bibliotecheinrete/index.htm F. Meritieri, Le biblioteche in rete, online: http://www.laterza.it/bibliotecheinrete/Cap10/Cap10_10.htm V. Eletti, A. Cecconi, Che cosa sono gli e-book, Carocci, Roma, 2008 3. E-Literature Digital Poetry, Poesia elettronica, Hypertext Fiction, Iperromanzo etc. I pioneri (Eastgate): Jackson, Moultroup, Joyce etc. I siti: Hyperizons, Hypertext-Literatur, epc. electronic poetry center Electronic Literature Organization, Electronic Literature Directory, Electronic Literature Collection, UBUWEB I classici: Mark Amerika – Robert Kendall – Kac – Florian Cramer Testi: K. Hayles, Electronic Literatrure: What is it? (online) 4. E-Theory Utopie tecnologiche: Paul Otlet, Vannevar Bush, J. C. R. Licklider, Douglas Engelbart Utopie letterarie: Ted Nelson, George Landow, Jay D. Bolter, Jerome McGann Riconfigurare: Landow. La teoria dell’ipertesto (dal Talmud a Derrida) Als Stuttgart Schule machte: Reinhard Döhl, Johannes Auer, Max Bense Christiane Heibach: Literatur im elektronischen Raum Roberto Simanowski: Interfictions (Interaktivität, Intermedialität, Inszenierung) Dichtung-digital Testi: Dal New Media Reader: Bush, Licklider, Engelbart, Nelson, Bolter, Coover. P. Castellucci, Dall’ipertesto al Web. Storia culturale dell’informatica, Roma, Laterza, 200 R. Simanowski, What is to to What End Do We Read Digital Literature (online) AA.VV, Four Statements on Digital literature (online) 5. Il caso della poesia visiva Testi: R. Simanowski, Concrete Poetry in Digital Media (online) R. Simanowski, Paris Connection (online) J. Schäfer, Literary Machines Made in Germany. German Proto-Cybertext from the Barque Era to the Present (online) D. Higgins, Horizons (online) F. Cramer, Combinatory Poetry and Literature in the Internet (online) F. Cramer, Words Made Flesh. Code, Culture, Imagination (online) L. Borràs Castanyer, Digital Literature and Theoretical Approaches (online) E. Vos, The Visual Turn in Poetry (online). |